Breve storia della pandemia e delle cure contro il Covid-19

 

Ho voluto ripercorrere molto schematicamente le tappe principali che hanno segnato l’inizio dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia.

Ho cercato di intersecare la narrazione quotidiana sull’andamento pandemico e dei provvedimenti adottati, con la narrazione, quasi del tutto alternativa, delle cure precoci introdotte a partire dall’esperienza clinica di McCallough e adottate anche in Italia soprattutto dal Comitato per le cure precoci domiciliari attivato dall’avvocato Grimaldi.

Ovviamente il panorama è molto più ricco di date, dati e fatti di quello che potrete leggere qui, ma alcune considerazioni possono essere già svolte. Esse saranno l’oggetto di un prossimo intervento.


31 dicembre 2019

Si segnala diffusione di polmonite atipica. Si pongono i seguenti problemi:

  • Identificazione di virus sconosciuto

  • Comunicazione tempestiva

  • Ipotesi sulla diffusione: salto di specie o fuoriuscita accidentale dai laboratori di Wuhan


10 gennaio 2020

I cinesi identificano il sequenziamento del RNA virale, depositato presso Virological.org. Esso è per il 96% identico al genoma del virus dei pipistrelli.


20 gennaio 2020

Conferma trasmissibilità uomo uomo


Gennaio 2020,

Moderna ha annunciato lo sviluppo di un vaccino a RNA per sviluppare l'immunità al SARS-CoV-2.


23 gennaio 2020

Primo lockdown di massa della storia: l’intera provincia di Hubei, 60.000.000 di abitanti vengono isolati.


21 febbraio 2020

Primi casi italiani a Roma e nel bergamasco


8 marzo 2020

primo lockdown italiano


11 marzo 2020

L’OMS dichiara lo stato pandemico. Il direttore divulga le prime cifre che coinvolgono diverse nazioni: 118.000 casi a fronte di 4291 morti. Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus si dice preoccupato per la gravità e la diffusività del virus ma anche per “ i livelli allarmanti di inazione”.


16 marzo 2020 -

Prime sperimentazioni sui vaccini: il 1° è Moderna con mRNA; il 2° è Cansino a vettore virale.

Dal 16 marzo al 30 dicembre 2020 sono stati approvati per la sperimentazione 69 vaccini.

Fonte Fondazione Veronesi


Aprile 2020

McCullough impiega con successo farmaci off label per curare i suoi pazienti gravi, non potendo rispettare la vigile attesa, prescritta dall’OMS.


16 giugno 2020 -

A questa data l’unico farmaco efficace è il Desametasone, un antiinfiammatorio, utilizzato nei pazienti intubati gravi, in grado di ridurre la mortalità di 1/3 dei pazienti.

Fonte Fondazione Veronesi/Oxford University.


Agosto 2020

Vengono pubblicati i risultati delle cure messe in atto precocemente nella cura del Covid nell’ottavo numero dell’American Journal of Medicine, “Pathophysiologic basis and rationale for early ambulatory treatment of Covid-19”. Dichiarazione rilasciata da McCallough: “...all’epoca c’erano già 50.000 articoli scientifici nella letteratura peer-reviewed sul Covid, ma neanche uno diceva ai medici di medicina generale come curarlo! Quando lo scoprii, rimasi profondamente colpito e quando il nostro articolo – che reca la firma anche di decine di altri medici – fu pubblicato su una delle migliori riviste di medicina divenne un faro, nonché l’articolo di medicina all’epoca più citato nel mondo. Grazie a mia figlia, realizzai poi un video su YouTube che mostrava 4 slide del protocollo, ed esso divenne immediatamente virale. Ma nel giro di una settimana YouTube disse che esso violava le regole della community. Eppure forniva informazioni molto importanti per aiutare i pazienti nel mezzo di questa crisi, tratte da un articolo pubblicato su una rivista peer-reviewed!”.


19 novembre 2020

McCallough diviene il principale testimone nel Senato USA per le cure anti Covid. Il motivo delle sue audizioni al Senato americano è determinato dal silenzio assoluto da parte delle istituzioni americane nei confronti delle cure precoci. In seguito l’informazione in USA ha spostato del tutto l’attenzione da questo tema a quello sui vaccini.


30 ottobre 2020

Seconda ondata che coinvolge anche il sud Italia rimasto fino ad allora meno interessato.


1 dicembre 2020

Documento definitivo del Ministero della salute rivisto per affrontamento Covid-19

Punti della circolare ministeriale.


  • vigile attesa;

  • misurazione periodica della saturazione dell’ossigeno tramite pulsossimetria;

  • trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo);

  • appropriate idratazione e nutrizione;

  • non modificare terapie croniche in atto per altre patologie (es. terapie antiipertensive, ipolipemizzanti, anticoagulanti o antiaggreganti), in quanto si rischierebbe di provocare aggravamenti di condizioni preesistenti;

  • i soggetti in trattamento immunosoppressivo cronico in ragione di un precedente trapianto di organo solido piuttosto che per malattie a patogenesi immunomediata, potranno proseguire il trattamento farmacologico in corso a meno di diversa indicazione da parte dello specialista curante;

  • non utilizzare routinariamente corticosteroidi;

  • l’uso dei corticosteroidi è raccomandato nei soggetti con malattia COVID-19 grave che necessitano di supplementazione di ossigeno. L’impiego di tali farmaci a domicilio può essere considerato solo in quei pazienti il cui quadro clinico non migliora entro le 72 ore, in presenza di un peggioramento dei parametri pulsossimetrici che richieda l’ossigenoterapia;

  • non utilizzare eparina. L’uso di tale farmaco è indicato solo nei soggetti immobilizzati per l’infezione in atto;

  • non utilizzare antibiotici. Il loro eventuale uso è da riservare solo in presenza di sintomatologia febbrile persistente per oltre 72 ore o ogni qualvolta in cui il quadro clinico ponga il fondato sospetto di una sovrapposizione batterica, o, infine, quando l’infezione batterica è dimostrata da un esame microbiologico;

  • non utilizzare idrossiclorochina la cui efficacia non è stata confermata in nessuno degli studi clinici controllati fino ad ora condotti;

  • non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri conviventi per il rischio di diffusione del virus nell’ambiente.

14 dicembre 2020

Viene approvato il vaccino Pfizer da FDA e la settimana seguente da EMA. Produttore Pfizer BioNtech.

A pochi giorni di distanza viene approvato anche Moderna.


27 dicembre 2020

In tutta Italia, così come in tutta Europa, si tiene il Vaccine day, l'avvio "simbolico" della campagna di vaccinazione anti Covid-19 con Pfizer.


30 dicembre 2020

Pfizer viene approvato per l'uso nel programma di vaccinazione del Regno Unito.


30 dicembre 2020

Esce un secondo articolo di McCallough assieme ad altri 57 autori dal titolo “Multifaceted highly targeted sequential multidrug treatment of early ambulatory high-risk SARS-CoV-2 infection (COVID-19)”, Reviews in Cardiovascular Medicine, in cui si riportano i dati positivi dei trattamenti precoci contro il Covid 19.


31 dicembre 2020

In Italia inizia la distribuzione del vaccino.


Dicembre 2020

AIFA-Agenzia Italiana del Farmaco pubblica un documento nel quale raccomanda “vigile attesa” e paracetamolo/tachipirina per i pazienti Covid lievi a casa. A questa decisione si è opposto il “Comitato Cura Domiciliare Covid-19” guidato da Erich Grimaldi e Valentina Piraino, entrambi avvocati, che hanno presentato istanza cautelare contro il Ministero della Salute e AIFA per la libertà di scelta sui farmaci da adottare nella terapia, vincendolo.

Dicembre 2020

Astra Zeneca entra nella Fase III di sperimentazione


Dicembre 2020

Moderna ha ottenuto degli accordi di acquisto del suo vaccino con l'Unione europea per 160 milioni di dosi e con il Canada per un massimo di 56 milioni di dosi.

Il vaccino è risultato efficace al 95% dopo le due prime dosi con un calo a 6 mesi, pur mantenendo una protezione del 40% riferita all'evoluzione grave della malattia. Da cui la necessità di una terza dose. Durante il periodo di massimo effetto vaccinale, sfiora il 100% nel prevenire le infezioni gravi e i decessi.

4 gennaio 2021

Prima vaccinazione con Moderna viene somministrata in UK.


6 gennaio 2021

Moderna è stato autorizzato al commercio in Unione europea dall'Agenzia europea per i medicinali;[5] si tratta del secondo vaccino anti COVID-19 a essere autorizzato per la somministrazione in Europa, dopo quello Pfizer-BioNTech.[6]

Gennaio 2021

McCullough P.A. et al. pubblicano un articolo su American Journal of Medicine che stabilisce il protocollo per le cure Covid-19 , “Rationale for early outpatient Covid-19”.

L’elaborazione di questo protocollo, adottato anche in Italia, è stata determinata dal fatto che McCullough, essendo specialista di malattie cardiache e renali, aveva in cura pazienti gravi, per i quali doveva intervenire tempestivamente in caso di infezione da Sars-Covid 2.


Marzo 2021

La Regione Piemonte non segue il protocollo del Ministero, in particolare la vigile attesa.

Vedi articolo di Miriam Carraretto su QuiFinanza, 8 marzo 2021.

https://quifinanza.it/editoriali/video/tachipirina-vigile-attesa-piemonte-cura-covid-casa-vitamina-d-idrossiclorochina-fans/469009/


7 aprile 2021

L'azienda farmaceutica Moderna comunica che gli anticorpi indotti dal vaccino anti-COVID-19 persistono sei mesi dopo la seconda dose del vaccino. Lo studio ha analizzato 33 adulti sani che hanno partecipato allo studio di fase 1 guidato dal National Institutes of Health (NIH) sul vaccino di Moderna.


Aprile 2021

Vademecum AntiCovid dell’Istituto M. Negri

https://www.valtellinaspa.it/wp-content/uploads/2021/04/Vademecum_completo_A.pdf

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