Una giornata al CRO di Aviano - Considerazioni sulla medicina narrativa

Il 31 maggio sono stato al CRO di Aviano, Centro di Riferimento Oncologico della Regione. Da anni l'ospedale presta attenzione alle cure palliative e alla Medicina Narrativa. Ci sono state delle conferenze e dei workshop di diverso orientamento. Personalmente ho partecipato a quello di Pratiche filosofiche condotto da Linda Napolitano che insegna Filosofia antica all'Università di Verona. Particolarmente significativo il dibattito finale che ha messo in discussione, attraverso l'intervento di alcuni medici, il ruolo della narratività in medicina. La domanda posta da un partecipante ha permesso di mettere a fuoco il nodo focale della questione. La domanda era: quale significato e utilità può avere la filosofia nelle pratiche mediche?


Proprio Napolitano ha risposto affermando che la filosofia può servire a non dimenticare che la diagnosi riguarda il paziente, che non è un semplice oggetto delle tecniche mediche. In questa sua funzione diviene fondamentale per aprire lo sguardo sugli effettivi bisogni della persona, più volte è stata richiamata la fase finale della vita, periodo in cui, se si dimentica l'aspetto esistenziale della biografia, possono verificarsi quegli eccessi medico-tecnologici che sfociano nelle varie forme di accanimento.

Personalmente credo che questo sia già molto, ma che lo sguardo filosofico incida direttamente sulle metafisiche insite nelle pratiche mediche e che queste, se l'incrocio avvenisse veramente, ne verrebbero profondamente trasformate. Qualcuno ha ricordato un aforisma di Ippocrate: il medico che è anche filosofo agisce come un Dio.

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